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Basilica della

MADONNA DELL'UMILTÀ

Il Il 17 luglio 1490 nell’antica chiesa di S. Maria Forisportam – già ubicata nello spazio corrispondente al vestibolo dell’attuale edificio – un affresco raffigurante la Vergine iniziò a versare lacrime e a compiere miracoli, richiamando un gran numero di fedeli.

Il dipinto, che oggi si trova sull’altare maggiore, rappresenta la Madonna dell’Umiltà, ovvero una Madonna che allatta il bambino seduta a terra.

Vista la devozione nei confronti dell’affresco miracoloso, nel 1495 si cominciò a erigere la nuova chiesa, progettata da Giuliano da Sangallo e realizzata dal pistoiese Ventura Vitoni, cui va riferito lo splendido vestibolo rinascimentale.

Il progetto del Sangallo si estendeva poi al corpo a pianta ottagonale sormontato da una cupola su cui si aprono sei cappelle.

La costruzione si protrasse fino al 1561, quando Giorgio Vasari cominciò la costruzione della cupola a tutto sesto. L’ardita copertura presentò presto problemi statici poi risolti dall’intervento di Bartolomeo Ammannati.

Quest’ultimo stabilizzò la cupola con cerchiature di ferro ancora oggi visibili e rinforzi negli archi delle cappelle.

Le cappelle dell’ottagono sono decorate con dei dipinti che rappresentano Storie della Vergine e di Cristo.

La più importante è quella maggiore, dove l’immagine miracolosa della Madonna dell’Umiltà è inserita all’interno di un altare realizzato nel 1612 da Jacopo Lafri e Pietro Tacca.

La Madonna dell’Umiltà fu presto eletta a compatrona della Diocesi di Pistoia e ancora oggi se ne celebra solennemente la festa il 17 luglio.