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Sulle orme di

LEONARDO

Pittore, architetto, scienziato, Leonardo ha incarnato nella sua vita il genio e lo spirito rinascimentale. Nacque a Vinci, un piccolo paese sulle pendici del Montalbano, il 15 aprile 1452, oggi comune della città metropolitana di Firenze, ma facente parte della Diocesi di Pistoia. Poco fuori dal borgo di Vinci, in località di Anchiano, si scorge la casa natale di Leonardo, meta di una sorta di pellegrinaggio culturale.

L’artista si stabilirà poi a Firenze, diventando allievo di Andrea Verrocchio, ebbe modo di viaggiare e lavorare per l’Italia Centro-Settentrionale, terminando infine i suoi giorni in Francia al servizio di Francesco I, dove morì il 29 aprile 1519.

PUNTI DI INTERESSE

Il borgo, con la sua pieve, si colloca lungo le pendici del Montalbano, ed è legato, con la sua storia, alle vicissitudini sia pistoiesi che fiorentine, tanto da essere sede di sanguinose battaglie tra le due città. La nonna di Leonardo, Lucia, era originaria di Bacchereto, la cui abitazione, “Casa di Toia”, è identificata da un lapide,  pertanto anche l’artista ebbe modo di scorrervi le sue giornate, tant’è che rappresentò il paese e la pieve nelle sue carte.

Santa Maria Assunta è attestata dal 1138, nasce come chiesa per elevarsi a pieve nel 1276. L’edificio verrà ricostruito tra il Sei e il Settecento, con un parziale recupero dell’antiche strutture, e infine subì un grave incendio nel 1885. Caratteristico è il suo campanile merlato, che reclama la sua origine di torre.

La propositura di Vinci nasce come chiesa duecentesca, la dignità arriverà propositura nel 1852. Santa Croce venne più volte modificata nel corso dei secoli, l’aspetto attuale, in stile neorinascimentale, le è stato conferito negli anni 1925-1935. L’impianto interno è caratterizzato da tre navate e da due cappelle, dedicate rispettivamente a Sant’Andrea ed al Santissimo Sacramento.

Lungo la parete destra di dispone il battistero, qua si può ancora ammirare l’antico fonte battesimale, in cui si ritiene vi sia stato battezzato nel 16 aprile 1452 Leonardo da Vinci dal parroco Piero di Bartolomeo Cecchi. Il battistero, su progetto di Ugo Giulio Arata, è stato ricavato nei locali dell’oratorio della Compagnia del Corpus Domini, inaugurato proprio nel 15 aprile 1952, in occasione dei 500 anni dalla nascita dell’artista.

La pieve di Gavinana viene menzionata per la prima volta nella bolla papale di Innocenzo II nel 1133, tuttavia si suppone che la sua fondazione risalga già alla fine del XI secolo. Nei secoli la struttura ha subito modifiche ed abbellimenti, l’assetto esterno è sostanzialmente quello romanico, come si può ammirare nell’abside e nelle facciate laterali, alla facciata invece è stato addossato un porticato per contenere l’organo acquistato da Domenico Achilli nel 1824, uno strumento di grande pregio di Agati e Tronci.

All’interno non vi è più traccia della sua origine medievale, completamente rifatto nel Seicento. La pieve ospita, oltre al già citato organo, una serie di pitture, due splendidi dossali in terracotta invetriata di Santi Buglioni ed un’Annunciazione lignea, quest’ultima uscita dalla bottega del Verrocchio, celebre maestro di Leonardo.